Periodo e Data
19 Ottobre 2016
Sommario
UN MONDO DOVE RIESCI A CREDERE CHE ANCORA TUTTO E' POSSIBILE
Se chiudo gli occhi e penso all’India ritorno li, sulle scalinate, su quel Ghat lungo il Gange, poco dopo l’alba, mentre scendo da una piccola imbarcazione aiutata da quella mano piccola, scura, nodosa; occhi neri e profondi che mi salutano con un sorriso gentile. Mentre cerco di non farmi sopraffare dagli odori forti e putridi, i miei occhi corrono febbrili: sfioro un uomo e un bimbo addormentati su di una piccola barca di legno; a pochi metri una pira ancora fumante, una mucca immobile; cerco di non calpestare escrementi o di non camminare lungo rigagnoli di fogna a cielo aperto. Evito a fatica un conato di vomito. E poi sono nei vicoli stretti dove comincia la vita mattutina : una donna col suo magnifico sari colorato e una enorme cesta in equilibrio sulla testa mi passa accanto, e dietro di lei una salma coperta trasportata a spalla scende verso le rive del Gange seguita da parenti e amici. Mi stringo al muro per lasciare spazio. Colgo ancora sguardi, odori, colori forti e abbaglianti, un continuo contrasto con l’immondizia che scanso a fatica. Prima di tutto questo c’era stata una sveglia alle 4 del mattino, un’alba dai colori indescrivibili sul Gange, il fiume sacro, mentre pellegrini e gente comune scendevano per bagnarsi e pregare lungo le sue rive. Una moltitudine di individui, OGNI INDIVIDUO UN UNIVERSO INFINITO. E poi l’India monumentale del Taj Mahal , del Forte Rosso, del Fatehpur Sikri, del Forte Amber; l’India delle meraviglie negli antichi palazzi dei Maharaja; l’India moderna in forte crescita con industrie e aziende internazionali; una classe media in grande aumento nonostante ancora l’immenso contrasto fra spudorata ricchezza e povertà estrema; l’India della strada, del traffico assurdo e assordante, fra tuk tuk, risciò , auto, camion, mucche, moto, dove la prima regola e’ non lasciare mai spazio . E poi ancora l’India dei templi, delle molteplici religioni e della convivenza. Un mondo dove riesci a credere che ancora tutto è possibile.
A chi viaggia in India per la prima volta suggerisco di iniziare dalla Scoperta del Rajastan con il classico Triangolo d’Oro che comprende Delhi, Jaipur con il bellissimo Amber Fort e il Palazzo dei Venti, Agra con l’affascinante Taj Mahal e l’Agra Fort aggiungendo un volo interno e la sosta di almeno una notte a Varanasi, situata sulle sponde del Gange, uno dei luoghi piu’ sacri di tutta l’India e che vi trasporterà in una dimensione magica e surreale.
- SUGGERIMENTI
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A chi viaggia in India per la prima volta suggerisco di iniziare dalla Scoperta del Rajastan con il classico Triangolo d’Oro che comprende Delhi, Jaipur con il bellissimo Amber Fort e il Palazzo dei Venti, Agra con l’affascinante Taj Mahal e l’Agra Fort aggiungendo un volo interno e la sosta di almeno una notte a Varanasi, situata sulle sponde del Gange, uno dei luoghi piu’ sacri di tutta l’India e che vi trasporterà in una dimensione magica e surreale.
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