Periodo e Data
Dicembre - Aprile
Sommario
Rum. Sigari. Auto vintage. Spiagge caraibiche incontaminate. Architettura coloniale. In una parola Cuba
Rum. Sigari. Auto vintage. Spiagge caraibiche incontaminate. Architettura coloniale. Natura rigogliosa.
Questa è Cuba, un’isola cosi autentica da lasciare il segno.
A buon ragione Cristoforo Colombo la definì “La terra più bella che occhi umani abbiano mai visto”.
E’ stata questa la mia sensazione non appena arrivata a Cuba.
In quest’isola segnata da anni di rivoluzione, la gente ama ballare per strada a suon di salsa, si riunisce nei centri di cultura per giocare a domino, i bambini giocano a baseball in un campo improvvisato.
Un viaggio a Cuba unisce cultura e natura, un mix perfetto.
Iniziamo l’esplorazione partendo da L’Avana vecchia, il cuore della città, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Camminando a piedi tra edifici coloniali, musei, piazze, ristorantini e locali diventati famosi in tutto il mondo come la Bodeguita del Medio, frequentata dallo scrittore Ernest Hemingway, ci sentiamo immersi già nell’atmosfera cubana. Ci dirigiamo verso Plaza de la Catedral dove possiamo sorseggiare un caffè cubano ammirando la cattedrale di San Cristóbal. Non deve mancare un giro a la Plaza de la Revolución con il grande murales di Che Guevara e di Camilo Cienfuegos, due eroi della rivoluzione cubana.
E se già abbiamo voglia di far un bagno nelle limpide acque caraibiche ci dirigiamo verso Playa de l’Este, dove ci aspettano spiagge di sabbia bianca dove rilassarci all’ombra di una palma con un drink al cocco.
A est dell’Avana troviamo la provincia di Pinar del Rio, famosa per la Valle del Viñales. Qui si pianta il miglior tabacco al mondo, da dove vengono prodotti i famosi sigari cubani.
Soggiorniamo almeno due notti qui, dato che il ritmo scorre lento, ci siamo già immedesimati nello stile di vita. Per circa 5CUC l’ora un campesino (contadino) ci accompagna, ognuno col suo proprio cavallo, in una passeggiata nella valle.
Il silenzio rotto solo dallo scalpitio degli zoccoli, da ruscelli d’acqua, dal canto degli uccelli: palme reali che sembrano toccare il cielo, terra color ruggine e strane montagne arrotondate. La visita procede verso un sistema di grotte sotterranee dove facciamo un bagno rinfrescante. Proseguiamo la camminata a cavallo verso una piantagione di tabacco, dove un campesino ci spiega tutto il processo dalla semina alla produzione del sigaro. Veniamo deliziati con un cocco appena raccolto, con l’aggiunta di rum… Cosa chiedere di più!
Il giorno seguente visitiamo la Cueva de l’Indio, una piccola grotta di origine caucasica che ospita un fiume sotterraneo. Dopo aver percorso un centinaio di metri, ci si imbarca per una escursione in barca della durata di circa trecento metri nella quale è possibile ammirare delle stalagmiti.
Più imponente è la visita alla Cueva de Santo Tomás, il più grande e importante sistema di grotte di Cuba, lunga oltre 46 chilometri. La grotta si trova dopo El Moncada a circa 17 chilometri a ovest della Valle di Viñales. Armati di elmetto e lampada esploriamo tre dei sette piani delle grotte carsiche in compagnia di uno speleologo.
Adesso è arrivata l’ora di scoprire Trinidad.
Con la nostra auto ci dirigiamo verso sud, ci vorranno circa 3 ore per arrivare a Trinidad. Ma già il viaggio è scoperta in sé: piccole casette sparse, animali che attraversano la strada, gente che aspetta un passaggio. La gente qui a Cuba ha imparato l’arte di arrangiarsi. Sono sempre gentili e disponibili.
Arrivati a Trinidad ci colpisce lo stile coloniale della città, che è rimasto intatto: palazzi e abitazioni nei tipici color pastello, strade di ciottoli.
Arrivati a Plaza Major visitiamo il Museo di Storia, la chiesa della Santissima Trinità, il Museo Romantico, la Chiesa e il Convento di San Francesco. Siamo rapiti dall’atmosfera che ci catapulta indietro nel tempo.
La sera ci dirigiamo verso la casa della Musica dove sia turisti che cubani si dilettano a ballare la salsa. Sorseggiamo un rum prodotto solo qui a Cuba per meno di un euro.
Dopo una visita a Santa Clara al Mausoleo del Che, arriva l’ora di goderci le spiagge caraibiche. Non abbiamo che l’imbarazzo della scelta: Cayo Guillermo, Cayo Coco, Cayo Santa Maria, Varadero, Cayo Largo.
In questo viaggio ci ha colpiti molto la gentilezza del popolo cubano, le colazioni nelle case particulares a base di frutta appena raccolta, frullati di ananas, marmellate fresche, aragoste appena pescate, partite a domino con il proprietario della casa, sorseggiando rum, dondolandoci sulle loro sedie in legno.
Il tempo è passato.
E’ ora di riconsegnare l’auto in aeroporto e si torna a casa con emozioni che porteremo sempre con noi, ansiosi di tornare e gustare ancora l’alma de Cuba.
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