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Primavera e Autunno
Sommario
Il vero problema della Sicilia? I chili di troppo che ti regala!
Il vero problema della Sicilia? I chili di troppo che ti regala! Maledetto il giorno in cui le compagnie aeree inizieranno a pesare non le valigie ma i passeggeri!
Palermo è stata la prima tappa del nostro tour settembrino alla scoperta della Sicilia. Tre giorni di food porn ma anche tanta arte e splendide vedute sul mare.
Imperdibile è una visita alla Cappella Palatina, all’interno del Palazzo dei Normanni. Un mix di stile arabo, normanno e bizantino ed un tripudio di mosaici che vi faranno restare a bocca aperta. Andateci di mattina presto, per fare meno coda possibile. Godetevi poi una passeggiata partendo dalla magnifica Cattedrale ed il suo bel giardino. Ammirate la Martorana (Santa Maria dell’Ammiraglio): proprio le suore di questa chiesa inventarono la Frutta alla Martorana, i famosissimi dolcetti di marzapane a forma di frutta! Proseguite verso l’immensa Fontana Pretoria, per arrivare ai Quattro Canti, cuore della città, incrocio con 4 palazzi barocchi che delimitano l’area. Girate poi lungo Corso Vittorio Emanuele e visitate il Museo Internazionale delle Marionette: ce ne sono più di tremila!
Fuori dal centro, molto suggestiva è la visita al Santuario di Santa Rosalia, costruito nella grotta dove furono ritrovate le presunte ossa della Santa. Su, in alto sul Monte Pellegrino, a picco sul Tirreno, tra il verde dei fichi d’India e l’azzurro dell’acqua, la giovane Rosalia- nipote del re normanno Guglielmo I- si ritirò a vita eremitica e lì vi morì. Quando nel 1624 le sue ossa vennero portate in processione, si narra che la peste finì e Rosalia divenne Santa Patrona della città. È un luogo di culto molto amato dai palermitani, che lì vi portano i più vari oggetti- abiti da sposa, bavaglini per neonati, magliette calcistiche- per chiedere una grazia o come ringraziamento per quelle ricevute. Da un singolare cartello capiamo che qui è prassi comune far benedire auto e motociclette (provate a guidare per le strade di Palermo e ne capirete senz’altro il perché).
Un must è anche la vicina Cattedrale di Monreale, ritenuta una delle più belle d’Europa. Come la Cappella Palatina, è ricchissima di mosaici e di influssi arabi, bizantini e normanni. Straordinario anche il chiostro con le sue 228 paia di colonne. Mi raccomando, gambe coperte fino al ginocchio altrimenti non vi fanno entrare! Vicino alla Cattedrale vi consiglio una merenda nella gelateria Pink Panter, con granita alla mandorla e cannolo espresso (lo riempiono al momento con una ricotta indimenticabile). Il cannolo è in realtà un dolce invernale legato alla tradizione carnevalesca. Vabbè, potevo forse resistere?
Per gli amanti della storia, non può mancare una escursione al Tempio Greco di Segesta e l’antico teatro. Un piccolo viaggio nel tempo in un panorama bucolico e rilassante!
Dulcis in fundo, vera ciliegina sulla torta dei nostri giorni a Palermo è stato un tour gastronomico di circa 3 ore con “Streaty” lungo il mercato della Vucciria, tra banchi di pesce, frutta fresca e frutta secca, formaggi, spezie e prodotti locali.
Alessandra, la nostra giovane guida locale, ci ha fatto mangiare come i veri Siciliani, deliziando la nostra bocca e pure la nostra mente con aneddoti, storia e tradizioni. Quattro passi e tanti assaggi e chiacchiere tra ambulanti, taverne e friggitorie.
Le specialità Street Food di Palermo assaggiate con Streaty
I cazzilli (o Crocché) & Panelle. La coppia perfetta! I cazzilli sono crocchette di patate fritte allungate. All’interno sentirete inconfondibile un leggero aroma di mentuccia! Il nome deriva da una forma ben nota, che non serve spiegare! Le panelle invece sono delle schiacciate di farina di ceci, sempre fritte. Da consumare insieme nel “coppino” (cono di carta) o all’interno delle “mafalde” (pane tipico).
Le Arancine. Palle di riso impanato e fritto. A Palermo non ci sono gli “arancini” ma le “arancine”, al femminile! La ricetta originale prevede lo zafferano, per questo l’interno sarà di colore giallo.
Lo Sfincione. Un pane pizza morbido simile ad una spugna, con sopra salsa di pomodoro, cipolla, acciughe, origano e pezzetti di caciocavallo ragusano. Speciale!
I più coraggiosi hanno anche assaggiato il famosissimo Panino con la milza (io ho optato per delle crocchette di melanzane!)
Formaggio primosale, olive squisitissime e vini liquorosi tipici a scelta tra Marsala, Zibibbo o Sangue.
Infine il gelato, da mangiare rigorosamente con la brioche!
Salutiamo Palermo nella Chiesa di San Domenico, per un momento di onore all’eroe Giovanni Falcone e ripartiamo per continuare il nostro viaggio lungo l’isola.
Portiamo via con noi una bellissima esperienza ed il fighissimo Passaporto del Mangione, a ricordo di una splendida mattinata. Un grazie di cuore al team di Streaty ed un evviva al lato “buono” della Sicilia, quello del cibo e quello della forza e della passione di giovani donne e uomini che credono ed investono nel futuro del loro paese.
Traveller Designer
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